
Storia di B.S.
Il giugno 25, 2020 da Luisa IngravalleSalve! La storia di mio figlio è simile a tante altre…
Durante il nostro percorso abbiamo incontrato persone che hanno permesso la sua crescita personale, di acquisire consapevolezza delle sue difficoltà e altre che hanno creato problemi.
Daniele è stato segnalato dall’ asilo come un bambino che dimostrava difficoltà nel capire le consegne e ciò che gli veniva richiesto.
Essendo inoltre introverso e poco socievole non si capiva se il suo problema dipendesse da me e suo padre che ci stavamo separando o da altro, anche perché non parlava.
Oltre a mamma, papà, nonno, nonna non diceva nulla.
Durante l’asilo ha iniziato a parlare e a esprimersi correttamente ma, una volta iniziate le elementari, sono stata chiamata dalle insegnanti.
Mi dissero che Daniele non riusciva a leggere e a scrivere e si parlò di dislessia.
Successivamente iniziò ad imparare piano piano e
alla fine della prima leggeva e scriveva grazie all’aiuto anche dei suoi compagni che lo hanno sostenuto, della maestra di italiano e dell’insegnante di sostegno.
In seguito ci si accorse delle difficoltà evidenti anche in matematica.
Prima diagnosi: discalculia. La neuropsicologa mi disse che forse ci sarebbe potuto essere anche dell’altro ma che era ancora troppo piccolo per fare altri test.
Mi consigliò di aspettare le medie e nel frattempo venne seguito da una psicologa di una cooperativa collegata al comune della nostra scuola. Anche lei fece una diagnosi e disse che si trattava solo discalculia…magari fosse stato così.
Presentai questa diagnosi alle medie e venni nuovamente chiamata dalle insegnanti.
Le difficoltà di Daniele erano troppe perché fosse solo discalculia…
Ricontattai la neuropsicologa che lo seguì la prima volta e si accorse che i suoi sospetti erano divenuti realtà: Daniele non é solo un discalculo di grado severo ma ha anche difficoltà di comprensione di grado severo e un ritardo cognitivo leggero.
Mi cadde il mondo e mi chiesi subito come potessi aiutarlo.
Non ho mai pianto così tanto in vita mia, ma poi mi sono rimboccata le maniche.
Ho chiesto aiuto alla neuropsicologa che mi ha consigliato una bravissima psicologa.
Lei lo ha aiutato fino all’anno scorso nello studio e nell’organizzazione del lavoro scolastico.
Ha fatto una bellissima tesina con i complimenti dei professori.
Quest’anno ha iniziato la prima superiore con un’altra psicologa e ha avuto difficoltà con le lezioni online.
Sono stati bravi i suoi professori ma purtroppo le sue difficoltà richiedono un rapporto diretto.
Speriamo che venga promosso e che l’anno prossimo sia strutturato diversamente.